La vita al tempo delle mascherine antivirus

Il Covid-19 si è diffuso in tutto il Pianeta con effetti disastrosi per l’economia e la salute delle persone, è un ospite invisibile e silenzioso che si è insinuato nei posti di lavoro, negli ospedali e nelle case. Un virus che limita le nostre vite obbligandoci a ridurre i contatti con le persone, contro il quale, in attesa di un vaccino, disponiamo di un unico strumento che ci protegge e ci offre una libertà di movimento: la mascherina antivirus. Un dispositivo indispensabile ma che in pochi mesi ha cambiato radicalmente le abitudini quotidiane e i rapporti sociali.

La storia delle mascherine è quella di uno strumento che si era abituati a collegare solo alle situazioni mediche, infatti venivano utilizzate principalmente negli ospedali, nelle sale operatorie e da chi era affetto da particolari malattie respiratorie. Oggi sono ormai presenti nei telegiornali, sulle facce di chi esce a fare la spesa o una passeggiata con il proprio amico a quattro zampe, sono compagne degli alunni a scuola e degli adulti durante la giornata di lavoro o in attesa di un mezzo pubblico.

Un oggetto che potrebbe apparire semplice dal punto di vista estetico, ma dietro alla sua creazione vi è un’elaborata tecnologia e la necessità di rispettare specifici standard e materiali certificati. La spiegazione del perché le mascherine siano così efficaci è collegata alla loro azione meccanica che permette di far passare l’ossigeno, ma non le particelle che sono presenti al suo interno, come quelle del virus, e che essendo di dimensioni maggiori, vengono trattenute dal sistema di filtraggio identificato da sigle come FFP1, FFP2 e FFP3. Non si deve però dimenticare anche l’importanza del distanziamento sociale e l’utilizzo di prodotti come gel igienizzanti che permettono di evitare la contaminazione attraverso le mani e gli oggetti.

Cosa comporta l’uso delle mascherine nella vita di tutti i giorni

Indossare la mascherina è un obbligo di legge sancito sia nella prima fase della pandemia sia con la nuova ondata, basta considerare che il DPCM del 4 novembre, il primo dopo l’estate, ha ribadito la necessità di utilizzarle al di fuori delle abitazioni, come principale misura di contenimento contro la nuova diffusione del virus.

Ma quali sono le conseguenze nella vita di tutti i giorni? L’impiego delle mascherine ha portato a un cambiamento radicale nelle abitudini sociali, dato che oggi non si può uscire senza, facendo attenzione a metterla nella propria borsa o nella giacca, a tenerla in macchina oppure nel cassetto della propria scrivania.

Per alcuni psicologi e sociologi si sono sviluppate anche delle forme d’ansia nel caso in cui si esce di casa senza questo DPI, e nell’indossarla appena si individua un soggetto in lontananza, anche se si è da soli per strada. Il pensiero di questo dispositivo di protezione individuale è diventato parte delle abitudini quotidiane della sera, dato che insieme a preparare i propri vestiti e quelli dei bambini per la scuola, si predispone anche la mascherina per la futura giornata. È un oggetto a cui si deve fare attenzione per non danneggiarlo quando lo si indossa, a non contaminarlo con le mani e quindi vanificare il suo utilizzo, tutti gesti ormai diventati meccanici ma che incidono sui nostri comportamenti quotidiani.

A risentire maggiormente del suo impiego sono ovviamente le relazioni sociali, infatti l’uomo è uno di quei soggetti che focalizza la propria attenzione sulle espressioni del volto, le quali appaiono identiche in tutte le culture. Attraverso di esse si esprime gioia, dolore, dispiacere, tristezza e apprensione, tutte emozioni che oggi non sono più visibili, privandoci quindi delle forme di comunicazione che abbiamo imparato sin da bambini.

Le distanze sociali aumentano, con le persone che tendono a chiudersi sempre più in sé stesse e a non condividere le proprie emozioni per la difficoltà di comunicarle, diventando un vero e proprio ostacolo in soggetti con disabilità che necessitano di osservare il movimento delle labbra come i sordi.

Dal punto di vista lavorativo e sentimentale si sono avuti profondi effetti che, per alcuni psicologici, non possono essere ancora ben definiti, ma che comunque determineranno conseguenze nel modo futuro di relazionarsi; in ufficio a volte non si riconoscono le persone con cui si è in stretto contatto tutto il giorno, creando situazioni di disagio, e una realtà simile avviene anche con coloro che si amano e con i propri parenti, confusi in mezzo alla gente tra tante facce tutte uguali.

La limitazione dell’espressione facciale porta a considerare la mascherina solo come un obbligo e un’imposizione che viola le libertà individuali.
Invece, al di là delle critiche e delle obiezioni, si sta sviluppando una visione più ampia e in un certo qual modo positiva di questi strumenti, considerandoli un mezzo per riconquistare la libertà e una sorta di normalità nella vita quotidiana, permettendoci di uscire dalle nostre case, di andare a lavoro e di comunicare con le persone, anche se con la necessità di mantenere una distanza fisica e con la massima cautela.

In questa prospettiva si sta incominciando a notare una nuova forma di adattamento da parte dell’uomo in ambito sociale, con lo sviluppo di un modo diverso di rapportarsi agli altri, in cui si fa a meno delle strette di mano e degli abbracci, e si utilizzano in sostituzione i gesti con le mani e con il corpo.

Inoltre data la difficoltà della presenza della mascherina che distorce alcune parole e le attutisce, siamo portati a dover ascoltare con più attenzione le persone e approfondire ciò che ci viene detto. L’utilizzo di questi strumenti ha dato impulso a un nuovo interesse verso l’igiene personale, dato che non solo vi è una specifica prassi gestuale nel togliere le mascherine, ma sarà necessario anche mantenere le mani sempre pulite e igienizzate, evitando forme di contaminazione nei luoghi pubblici.

Indossare questo dispositivo individuale di protezione è diventato un modo diverso di interessarsi alla comunità, come forma di rispetto sociale per se stessi e per gli anziani. Infine la mascherina influenza l’estetica di ogni individuo, con la nascita di nuove forme di stili di abbigliamento.

Comprare la mascherina: una necessità per la propria sicurezza

Anche l’acquisto di questi strumenti di protezione è diventato parte integrante della nostra vita, dato che si deve avere la possibilità di disporre sempre del numero adatto di mascherine per cambiarle periodicamente, una volta che perdono la loro efficacia protettiva. Comprare questo articolo non è più solo un atto che permette di disporre di un semplice prodotto, ma è un’operazione indispensabile e necessaria per la tutela della propria salute e per mantenere quella forma di libertà individuale.

Per questo scegliere con attenzione il modello, verificando la presenza di un sistema di filtrazione elevato e dell’autorizzazione CE, diventa fondamentale. Rivolgersi al sito Maskhaze.it, un e-commerce specializzato in dispositivi di protezione individuale e nella fornitura di gel igienizzanti è la giusta soluzione per avere la certezza di disporre di mascherine certificate e a un prezzo vantaggioso.