Cartongesso VS muratura: quale parete resiste di più alla muffa

La muffa è un microrganismo che appartiene alla famiglia dei funghi. Il crearsi di funghi e di spore negli ambienti interni, come case ed appartamenti, è un problema con cui si trovano a fare i conti sempre più persone. La muffa trova il modo di prolificare sulle pareti quando su di esse ristagnano acqua o condensa (è molto facile che ciò accada in bagno o in cucina, stanze nelle quali si utilizza ampiamente l’acqua). I motivi per cui può presentarsi una situazione simile sono molteplici: alto tasso di umidità, un isolamento termico inadeguato, scarsa ventilazione, assenza di luce solare o manutenzione insufficiente. Prima di pensare a come prevenire o risolvere il problema, è importante definire quale sia il fattore che permette l’originarsi delle spore e dei funghi, così da prendere il provvedimento più adeguato. In ogni caso, se ci si accorge della presenza di muffa nella propria casa, non bisogna sottovalutare il problema: non si tratta solo di qualcosa di antiestetico, ma di un elemento che può diventare molto dannoso per la salute, soprattutto se si è particolarmente sensibili, se si è facilmente soggetti alle allergie o se si soffre di asma.

Pro e contro di una parete in cartongesso

Le pareti in cartongesso presentano vantaggi non indifferenti. Il cartongesso è un materiale estremamente versatile (il gesso veniva utilizzato per costruire già dagli antichi Egizi), che consente di essere sfruttato in tutti gli ambienti domestici. La sua costruzione ed installazione è sicuramente più economica rispetto ad un tradizionale lavoro in muratura, ed anche più agevole poiché – data la sua natura non permanente – non necessita di permessi di costruzione; per lo stesso motivo, è semplice da rimuovere qualora si debbano apportare modifiche o ristrutturazioni. Nonostante questo è durevole e resistente quanto un muro normale, ed altrettanto personalizzabile dal punto di vista estetico, visto che può essere rivestito secondo il proprio gusto personale (pittura, carta da parati, eccetera). L’unico vero svantaggio della parete in cartongesso consiste nel fatto che non può sostenere carichi eccessivi, e non può pertanto fungere da parete portante.
Venendo invece ai fattori di resistenza, la parente in cartongesso garantisce ottime prestazioni in termini di resistenza al fuoco, favorisce un buon isolamento acustico agli ambienti e, ciò che qui più ci interessa, un ottimo isolamento termico. Questo perché le lastre di cartongesso sono sempre coibentate, ossia unite a lastre di un altro materiale isolante, come la lana di roccia o di vetro, il sughero o il poliuretano espanso. Il cartongesso è inoltre un materiale idrorepellente, quindi molto resistente all’acqua e per questo particolarmente efficace in bagno o in cucina.
Tali caratteristiche rendono il cartongesso una tipologia di materiale resistente alla muffa, tanto che spesso viene anche proposto come soluzione aggiuntiva in abitazioni con importanti problemi di umidità: qualora le pareti in muratura risultino non adeguatamente isolate, vengono rinforzate proprio con pareti di cartongesso in grado di sopperire alla mancanza.

Pareti in muratura e muffa

La parete in muratura non necessita di dettagliate presentazioni, poiché è il tipo di parete tradizionale, comunemente utilizzato nella costruzione ed apprezzato soprattutto per la solidità e resistenza che garantisce all’abitazione. Tuttavia, anche sulle pareti in muratura è facile che si presenti la comparsa di spore e funghi nocivi. Come già visto, l’origine del problema può essere di varia natura, anche se molto spesso risulta essere un problema strutturale: molte case ed edifici presenti in Italia risalgono agli anni ’60 e ’70, antecedenti cioè ai moderni requisiti di costruzione. Si riscontrano pertanto gravi mancanze in particolare per ciò che concerne l’isolamento termico, ossia il fattore più importante di tutti per contrastare e prevenire problemi derivanti dall’umidità.

Quindi, quale tipologia di parete è più resistente alla muffa?

Esistono in merito pareri contrastanti. E’ stato sin qui illustrato come sovente vengano impiegate le pareti in cartongesso appositamente per contrastare le problematiche legate all’umidità ed alla comparsa di muffe, ma c’è chi ad oggi pensa che si tratti di una soluzione semplice e temporanea, basata su convinzioni ormai superate. Secondo altri, la parete in cartongesso è invece preferibile alla parete in muratura anche perché, qualora la muffa dovesse apportare seri danni alla parete, è possibile in maniera rapida ed economica sostituire la lastra di cartongesso.
Non è facile quindi stabilire quale delle due tipologie sia più resistente, è tuttavia sicuro che qualunque sia il materiale della parete, la cosa più importante resta l’isolamento della stessa. Il cappotto termico, che consiste nell’applicazione di pannelli isolanti alle pareti esterni, è la soluzione economicamente più impegnativa ma anche quella più duratura ed efficace: il cappotto termico permette all’interno della casa o dell’edificio di mantenere una temperatura ottimale, proteggendo dal freddo d’inverno e mitigando il caldo d’estate; riduce in tal modo i costi in bolletta, perché si ricorrerà meno agli impianti di riscaldamento/raffreddamento, e contribuirà in tal modo a controllare umidità e condensa.

Se tuttavia la muffa non dipende da un punto di vista strutturale, va rimossa utilizzando un prodotto specifico. In commercio esistono tanti solventi, composti da sostanze che uccidono le spore ed i funghi. Si raccomando di arieggiare la stanza durante e dopo l’utilizzo di tali prodotti.