Rimozione amalgama dentale, ecco cosa è importante sapere

L’amalgama dentale è stato un materiale di riempimento comunemente usato per otturare le cavità dentali negli ultimi 150 anni.

Nel corso degli ultimi anni, le cosiddette “otturazioni in argento” hanno sollevato alcune preoccupazioni a causa di un componente: il mercurio.

Ecco le cose che devi sapere sulle otturazioni in amalgama e come procedere per farle rimuovere.

Cos’è un’otturazione in amalgama?

L’amalgama dentale è una miscela di metalli, costituita da mercurio liquido e una lega in polvere a base di argento, stagno e rame. Circa il 50% dell’amalgama dentale è costituito da mercurio. Le otturazioni che utilizzano questo amalgama una volta erano molto comuni, ma ora vengono sostituite da sostanze più moderne e non tossiche. Si tratta per lo più di resine, che hanno il vantaggio di essere bianche, quindi esteticamente sono sicuramente migliori. Lo sono un po’ meno riguardo la durata, in quanto, di solito sono meno resistenti rispetto a quelle in amalgama di metalli, ma ricordiamo appunto, che non sono tossiche.

Quali danni causa il mercurio?

Il mercurio infatti, che fino a diversi decenni fa era ritenuto sicuro per le otturazioni, si è rivelato estremamente dannoso per la salute umana. Le otturazioni in amalgama rilasciano vapori di mercurio che poi entrano nei polmoni: da qui l’80% viene assorbito nel flusso sanguigno. Questo può accadere ad ogni respiro. Il mercurio delle otturazioni in amalgama può anche passare attraverso la gola allo stomaco ogni volta che si deglutisce, dove una parte viene convertita in metilmercurio che viene poi assorbito.

Il mercurio è tossico per il sistema nervoso centrale e periferico. Può influenzare i sistemi nervoso, digestivo e immunitario, nonché i polmoni e i reni. Ciò può provocare disturbi neurologici e comportamentali con sintomi quali tremori, insonnia, perdita di memoria, effetti neuromuscolari, mal di testa e disfunzioni cognitive e motorie. Sono stati segnalati anche effetti sui reni, che vanno dall’aumento delle proteine ​​nelle urine all’insufficienza renale.

Come avviene la rimozione di un amalgama dentale?

La rimozione effettiva dell’otturazione in amalgama è simile a quella di una normale otturazione. Ma quando si ha la necessità di rimuovere una otturazione in amalgama è opportuno informarsi presso il proprio dentista perché, come indicato dai professionisti come Grimaldi dentista a Bologna, per farlo senza rischi, è opportuno seguire delle specifiche precauzioni.

Anche in questo caso può essere praticata l’anestesia locale per anestetizzare i denti coinvolti. Si inizia innanzitutto isolando il dente in questione con una diga di gomma, solitamente lattice, in modo che le particelle dei metalli tossici che vengono perforati non si mescolino con la saliva e vengano assorbite dalle gengive o ingerite. Per lo stesso motivo, il paziente viene dotato di un boccaglio per ridurre l’inalazione di particelle sospese nell’aria. Anche il volto viene coperto con un telo chirurgico.

Possono essere usati fino a due aspiratori per intrappolare e rimuovere particelle metalliche tossiche. Non si usa il tradizionale trapano, ma frese al tungsteno piccolissime, per disincastrare l’otturazione. Questa non deve né polverizzarsi né surriscaldarsi, motivo per cui viene utilizzata un’irrigazione dentale molto abbondante. L’amalgama disincastrata viene rimossa con strumenti manuali.

La rimozione di un’otturazione in amalgama e la sua sostituzione con un materiale più sicuro è paragonabile in termini di prezzo a un’otturazione normale, tuttavia, questo può variare da paziente a paziente. La seduta di rimozione dura in genere tra i 60 e i 90 minuti, dopo i quali potrai tornare tranquillamente alle tue attività quotidiane.

È imperativo eseguire una disintossicazione dentale dopo la rimozione dell’otturazione anche quando si va da un dentista adeguatamente preparato perché alcuni vapori o particelle possono ancora entrare nel corpo nonostante i migliori sforzi del dentista. L’uso degli integratori e della dieta giusti possono aiutare il corpo ad eliminare rapidamente queste tossine in modo che non si stabiliscano nei tessuti e causino problemi.