Asciugatrice: meglio a condensazione o pompa di calore?

Hai intenzione di comprare un’asciugatrice? Ottima idea, l’asciugatrice è un elettrodomestico che per un valido motivo sta prendendo sempre più piede nelle nostre case. È infatti in grado di semplificarci la vita e rendere meno faticose le faccende domestiche.

Specialmente in inverno o in città molto inquinate, dove è meglio evitare di stendere i panni all’aperto, un’asciugabiancheria permette di asciugare il bucato in casa e in poco tempo.

Quale asciugatrice acquistare?

In commercio sono presenti vari modelli che differiscono per funzionalità, dimensione, classe energetica e prezzo. Ad esempio, su Overly potrai trovare tante offerte sulle asciugatrici, se sai già quale modello acquistare.

Se invece hai solo iniziato a considerare l’idea di una nuova asciugatrice, e non sai ancora quale sia la più adatta alle tue esigenze, questo ti aiuterà a chiarire le idee sulle differenze di due tipologie di questo elettrodomestico: a condensazione e a pompa di calore.

Per fare una prima distinzione, sebbene ci sia confusione al riguardo, la cosiddetta centrifuga non è propriamente un’asciugatrice. Quest’ultima, infatti, si avvale del rapido movimento rotatorio per estrarre l’acqua presente nei tessuti dopo il lavaggio, senza però rimuoverla completamente. Al contrario, un’asciugatrice propriamente detta asciuga i capi totalmente e lo fa tramite l’emissione di aria calda, che riscalda l’acqua e la fa evaporare. Se sei un tipo curioso, in questa pagina potrai scoprire le tipologie e il funzionamento delle asciugatrici.

Ma adesso vediamo nel dettaglio la differenza tra asciugatrici a condensazione e a pompa di calore.

 

Asciugatrici a condensazione

Come suggerisce il nome, questo tipo di asciugatrice funziona tramite un condensatore. Questo ha la funzione di raccogliere l’aria umida presente all’interno e deumidificarla, per poi rigettarla nel cestello una volta tolta l’umidità. Questo circolo si ripete per tutta la durata del lavaggio.

In particolare, l’asciugatura avviene tramite una resistenza elettrica presente nel retro dell’asciugatrice. Questa inizia a surriscaldarsi dal momento dell’accensione e genera calore che viene convogliato al cestello tramite una ventola, asciugando così i vestiti. La tecnologia che fa funzionare un’asciugatrice a condensazione era la più comune fino a qualche anno fa, ma sta via via venendo rimpiazzata dalla pompa di calore per via del consumo di energia.

Asciugatrici a pompa di calore

Al posto della resistenza elettrica, quest’altro tipo di asciugatrice genera calore per mezzo di un compressore. Il suo funzionamento è simile a quello di un frigorifero o un climatizzatore: il compressore contiene gas refrigerante e ha la funzione di motore dell’intero elettrodomestico, incanalando il calore nel cestello tramite l’apposito circuito e facendo evaporare l’acqua presente nei panni.

Quindi, meglio un’asciugatrice a condensazione o a pompa di calore?

Un grande vantaggio delle asciugatrici a pompa di calore è il risparmio di energia. La maggior parte dei modelli di questa tipologia, infatti, è di classe energetica A, ciò significa che, oltre ad avere prestazioni migliori, una asciugatrice a pompa di calore consuma circa 1/4 rispetto alla controparte a condensazione (che invece arriva a consumare circa 4/4.5 kwh per ciclo).

Un aspetto sicuramente da considerare se si cerca un elettrodomestico più ecologico e si vogliono ridurre consumi e bollette. Questo elemento è abbastanza per deviare le opinioni dei più in favore delle asciugatrici a pompa di calore. Ma c’è da fare una considerazione sul prezzo. Il costo di questo tipo di asciugatrice va dai 300 ai 700 € circa, al contrario di quelle a condensazione il cui prezzo medio è inferiore.

Sicuramente un’asciugatrice a pompa di calore può comportare un risparmio economico nel lungo periodo, in virtù dei suoi consumi inferiori, ma su una media di 4 carichi a settimana si parla di un risparmio di qualche decina di euro all’anno. Una cifra che può essere considerevole per una famiglia, un po’ meno per chi vive solo/a e fa meno cicli di lavaggi a settimana, ragione per cui è bene avere chiare le proprie necessità prima di procedere con una valutazione e un conseguente acquisto.

Un altro aspetto da prendere in considerazione per orientare la propria scelta è la modalità con cui vengono asciugati i vestiti. Se entrambe le tipologie di asciugatrici rende i panni completamente asciutti e senza pieghe, in linea di massima quelle a pompa di calore sono più apprezzate per la loro maggior delicatezza sui panni. Questo per via della maniera meno diretta con cui il calore arriva ai vestiti, motivo per cui è possibile asciugarvi anche i capi più delicati – che altrimenti andrebbero fatti asciugare sullo stendino – senza che si rovinino.

Asciugatrice a pompa di calore, serve lo scarico?

Qui c’è bisogno di sfatare un mito: il condensatore, che trasforma l’umidità dei panni in acqua e la incanala nel serbatoio svuotabile, non è lo stesso da cui le asciugatrici a condensazione prendono il nome. Pertanto, questa funzionalità può essere una caratteristica di entrambe le tipologie di asciugatrice.

Il vantaggio di avere un’asciugatrice con serbatoio per l’acqua integrato consiste nel fatto di poter posizionare l’elettrodomestico in qualunque punto della casa in cui ci sia una presa elettrica, senza il bisogno di allacciarla al tubo di scarico. L’acqua reflua del lavaggio, infatti, viene depositata nel serbatoio che sarà possibile svuotare in qualunque momento dopo il ciclo.

Il serbatoio dell’asciugatrice è simile a quello della lavatrice in cui si inserisce detersivo e ammorbidente, solitamente si trova sopra lo sportello, ma può anche essere posto al di sotto. In ogni caso è molto semplice costatare se una asciugatrice ne è provvista o meno.

Un elettrodomestico con scarico, oltre ad offrire meno scelta di collocamento all’interno dell’abitazione, potrebbe anche comportare qualche rischio per le tubature di intasarsi, specialmente laddove vi siano più elettrodomestici vicini come nel caso comune di lavatrice e asciugatrice. A tal proposito, però, è bene ricordare che se la fogna si intasa troppo spesso, il problema potrebbe essere dovuto alla lavatrice e non ai tubi otturati.

Qualunque sia il tipo di asciugatrice più adatto alle esigenze di ognuno, insomma, questo elettrodomestico non solo garantisce panni completamente asciutti senza doverli stendere, ma la maggior parte dei modelli, specie quelli più recenti, rendono i panni morbidi e facili da stirare, anche grazie all’alternanza del senso di rotazione del cestello, con lo scopo di non far aggrovigliare i capi.

Un’asciugatrice, quindi, non è solo utile ad asciugare il bucato, ma anche a mantenerlo al meglio dopo il lavaggio specialmente per profumo e morbidezza. A questo proposito, secondo una ricerca scientifica esiste un modo infallibile per avere un bucato più profumato. La ricerca, tutta italiana, smentisce il fatto che per una fragranza più persistente siano necessari detersivi e ammorbidente costosi. La chiave, piuttosto, è l’asciugatura. La ricerca consisteva nell’esaminare un bucato fatto asciugare in una stanza al chiuso, uno all’ombra in balcone e un altro al sole, dopo che questi erano stati sigillati in una busta per 15 ore una volta asciutti. È risultato che le migliori condizioni per asciugare i panni – secondo la ricerca – sono all’aperto sotto il sole. Questo perché l’acqua ha modo di evaporare prima, lasciando ai panni la possibilità di catturare l’odore portato dai raggi solari e dal vento, questi ultimi impregnati delle impronte molecolari floreali, che rilasciano il loro odore.

Ma per svariati motivi, tra cui alcuni già accennati, non è sempre possibile stendere il bucato ad asciugare all’aperto. In questa circostanza, la ricerca ha delineato una seconda opzione ottimale: l’asciugatrice. Qui il consiglio per far mantenere ai capi un profumo più persistente è utilizzare un fazzoletto in cotone. Versando poche gocce di olio essenziale sul fazzoletto – dopo che questo sia stato bagnato e strizzato – è possibile dare ai capi in asciugatrice una fragranza prolungata, inserendolo nel cestello a 10 minuti dalla fine del ciclo di asciugatura.

Un aspetto positivo di questo metodo è la possibilità di riutilizzare il fazzoletto finché si senta ancora il profumo, dopodiché basterà apporvi qualche altra goccia di olio profumato.

Inoltre, per facilitarsi ulteriormente con i mestieri di casa, si può avere una casa più smart installando un impianto elettrico domotica, in questo modo saremo in grado di gestire ogni elettrodomestico della nostra casa e anche l’asciugatrice.